Una parola ai pianificatori
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Una parola ai pianificatori

Apr 17, 2023

Vieni ora, tu che dici: "Oggi o domani andremo in questa o quella città e passeremo lì un anno, commerceremo e realizzeremo un profitto", eppure non sai cosa porterà il domani.

Di per sé, non c'è niente di sbagliato nel pianificare in anticipo. John Wesley, il grande evangelista, era solito pianificare la sua giornata in segmenti di venti minuti, assicurandosi che non passasse un terzo d'ora senza che lui si dedicasse alle questioni del regno di Dio. Ma in questi versi, James offre una parola agli uomini e alle donne di ogni generazione che sono dipendenti dai loro calendari, che si aggrappano ai loro telefoni e che vivono con l’impressione nel profondo che il mondo smetterà di girare se vanno fuori strada.

Al centro della questione c’è questo fatto solido come la roccia: per noi il futuro è sconosciuto. Domani ci sarà il sole? Il tuo volo sarà puntuale? Il traffico sarà più intenso del solito e interromperà il tuo programma? Possiamo pianificare nel miglior modo possibile, ma alla fine tutti i nostri migliori piani potrebbero andare in frantumi. In effetti, lo fanno regolarmente. Presumere sul futuro è insensato quando la nostra ignoranza di quel futuro è un fatto indiscutibile.

Affrontare questo fatto dovrebbe avere due effetti. Innanzitutto, dovrebbe umiliarci. Giacomo ha già ricordato ai suoi lettori che «Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili» (Gc 4,6), e ha lanciato l'appello provocatorio: «Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà» (v 10). Ora ci ricorda che non dovremmo prendere per noi stessi il posto che appartiene solo a Dio: non abbiamo il controllo. È la nostra risposta all’interruzione e alla delusione che rivela se lo abbiamo veramente compreso.

In secondo luogo, il fatto che il domani non ci sia noto dovrebbe aiutarci, perché il futuro ci è nascosto per il nostro bene e per la gloria di Dio. Se sapessimo che qualche successo ci aspetta, potremmo diventare insopportabili, lisciarci le piume e crogiolarci nel nostro senso di importanza personale. Allo stesso modo, dovremmo essere grati di non vivere nella costante consapevolezza dei nostri futuri inciampi e lotte, paure e fallimenti, lutti e angosce: quale vantaggio ci darebbe questo? Dio sa. Questo è sufficiente.

Quindi ricorda questo: Dio il Creatore ti ha stabilito, ti ha creato e ti ha dato tutte le tue capacità, il tuo aspetto, le tue opportunità. Egli ha ordinato la tua vita fino ad oggi e continuerà a farlo finché non ti accoglierà a casa. Per questo motivo, puoi davvero rallegrarti di ciò che non conosci. C'è bellezza nel mistero. C’è grande meraviglia nel sapere che Dio sta ordinando tutte le cose e realizzerà i Suoi scopi in e per te, qualunque cosa porti il ​​domani. È questa prospettiva che ti permetterà di guardare ai tuoi progetti per oggi, per domani e per il futuro del cammino della tua vita, e di dire con umile pace nel tuo cuore: "Se il Signore vuole, vivremo e faremo questo o quello" (Giacomo 4:15, corsivo aggiunto).